L’Unione Europea ha annunciato nuove misure per tutelare l’ambiente, ridurre le emissioni di anidride carbonica nell’aria e combattere il fenomeno del cambiamento climatico ormai in atto da diversi anni.
Cambiamento climatico: le nuove misure UE
Il contrasto all’inquinamento atmosferico indispensabile per proteggere la natura e la salute dei cittadini è tra le principali battaglie portate avanti dall’Unione Europea. Sono stati fissati obiettivi per abbattere le emissioni di anidride carbonica nell’aria per garantire un futuro migliore alle nuove generazioni e preservare il pianeta. In tale ottica sono state emanate nuove misure e direttive approvate dal Parlamento Europeo. Si tratta di importanti novità che consentono al cittadino di richiedere il risarcimento dei danni provocati alla propria salute dall’inquinamento atmosferico. L’obiettivo principale è migliorare la qualità dell’aria entro il 2030 dichiarando battaglia ad agenti particolarmente nocivi per l’uomo e per la natura com’è l’ossido di azoto e il PM10. I vari paesi membro dell’UE dovranno rispettare specifiche procedure per arrivare ad abbattere significativamente entro il 2030 le emissioni nell’aria. Tuttavia, è stato anche prevista l’opportunità per ogni governo di richiedere una deroga che permetterebbe di allungare le tempistiche fino al 2040.
Cosa dice il testo di legge
Il testo di legge approvato dal Parlamento Europeo riguardante la lotta all’inquinamento atmosferico fissa la necessità di rientrare entro determinati parametri per il 2050. In questa scadenza temporale si dovrà di ridurre il livello di inquinamento a una soglia non più nociva sia per gli ecosistemi naturali sia per l’uomo. La Direttiva, inoltre. impone che il raggiungimento dell’obiettivo finale venga conseguito attraverso vari step. Sono stati, infatti, stabiliti dagli standard da rispettare già a partire dal 2030 per rientrare nei parametri indicati dall’OMS .
Che cos’è il risarcimento dei danni alla salute dei cittadini
Tra gli aspetti più significativi e importanti della direttiva Europea c’è l’introduzione del cosiddetto diritto al risarcimento per i danni alla salute dei cittadini e all’ecosistema. Qualsiasi persona potrà, quindi, fruire di un semplice ma rivoluzionario principio: chi inquina paga. In estrema sintesi, i cittadini hanno l’opportunità di richiedere un risarcimento danni attraverso un’azione legale nei confronti di quanti non rispettano le norme imposte dalle leggi europee sulla tutela dell’ambiente e il contrasto all’inquinamento atmosferico. Il risarcimento dei danni viene calcolato in funzione di diversi parametri tra cui la gravità dell’inquinamento, la durata della violazione nonché l’impatto che ha effettivamente sulla popolazione con particolare riferimento ai cittadini che fanno parte delle cosiddette categorie vulnerabili. I cittadini, in aggiunto, hanno diritto ad una maggiore trasparenza per cui verranno inseriti sul territorio molti più punti di campionamento per consentire una reale valutazione della qualità dell’aria in varie zone e del relativo rischio per la salute. Ci sono dunque nuovi strumenti estremamente importanti ed efficaci che lo stesso cittadino può utilizzare per tutelarsi. Tutto questo rientra in un programma di miglioramento della qualità dell’aria che ha anche come obiettivo ultimo contrastare il costante aumento di decessi all’anno causati dall’inquinamento atmosferico. Così come visto dalle procedure, in Italia e in qualsiasi altro paese dell’Unione Europea i relativi Governi dovranno adottare e applicare le nuove norme entro un periodo massimo di due anni dal momento in cui verranno pubblicati nella Gazzetta Ufficiale dell’UE.