vino italiano

Il vino italiano traina l’export alimentare italiano

Il vino italiano traina l’export alimentare italiano, affermandosi sempre di più come uno dei prodotti italiani più importanti, perché non solo ha un impatto significativo sui ricavi e quindi sulla bilancia commerciale, ma perché è uno formidabile asset nazionale, per la sua straordinaria carica emozionale e per il suo rapporto con il territorio. Più della moda, più della meccanica (e dell’auto), il vino è portatore di valori importantissimi, che veicolano nel suo complesso il made in italy. È un prodotto alimentare e quindi è trainante per tutti i prodotti alimentari italiani: il mangiarbere, come viene definito, è uno stile di vita, e quindi se compro il vino, rafforzo l’idea gastronomica di un paese, e quindi finirò per comprare anche prodotti alimentari di altro tipo, dalla pasta ai formaggi dal pomodoro a tutti gli altri prodotti tipici dl belpaese.

Ma il vino è territorio, più di tanti altri prodotti alimentari, e quindi il rapporto tra bevanda e luogo di produzione – insito già nel nome e nella denominazione protetta – può incrementare l’immagine complessiva del paese, e può incentivare flussi turistici, sia diretti – coloro che visitano un luogo principalmente per il vino, vedi le varie “strade dl vino” – sia indiretta, coloro che visitano un luogo e poi bevono e comprano il vino di quella specifica località.

Il vino, abbiamo detto, è particolarmente legato a valori ed è quindi prodotto adattissimo al mercato dell’immagine e dell’immateriale in cui oramai viviamo. Il vino è citato nella Bibbia: è Noè che, terminato il diluvio e sceso dall’arca, che lo produce per la prima volta. Il vino è protagonista del commercio greco, e i greci lo hanno portato in tutto il mediterraneo. La Grecia è lì dove si parla greco, si coltiva l’ulivo e si produce il vino, così dicevano gli antichi greci nella loro colonizzazione del Mediterraneo, a sottolineare il carattere comunicativo e valoriale del vino, che dava identità alla terra. Nella tradizione cristiana, poi,  come è noto, il vino – sangue di Cristo – è elemento fondamentale del culto, e infatti dovunque sono sorti monasteri, sono nati vigneti.

C’è poi, lo ripetiamo, il legame fortissimo di un vino con il suo territorio. Un vino è il territorio, fin dal nome (Chianti, Barolo, Montepulciano),  e il nome di un territorio, spesso, come appunto nel caso del Chianti, finisce per essere coperto da quello dl vino che vi si produce.

Lunga vita al vino, dunque, e al suo successo economico per il bene dell’Italia.