Durante questo periodo di quarantena che stiamo vivendo, in molti stano riscoprendo il piacere di cucinare dedicandosi non solo alla realizzazione di piatti tradizionali della cucina italiana, ma soprattutto a quella che è l’arte della panificazione.
Tra gli ingredienti necessari per realizzare un impasto panificato vi è il lievito di birra che ormai sta andando letteralmente a ruba nei supermercati tant’è che si inizia a far fatica a reperirlo.
Ed ecco che ci si chiede come sia possibile sostituirlo oppure come utilizzare minor lievito per farlo durare a lungo nel tempo.
Per poter parlare a fondo di questi argomenti bisogna però partire dall’inizio ovvero da cosa è il lievito di birra e quali sono le sue proprietà intrinseche.
Lievito di birra: cos’è e proprietà
Il lievito di birra è chiamato così in quanto si tratta di un’eccedenza della fermentazione della birra che viene ottenuto tramite la scelta di alcuni microrganismi viventi, ovvero i Saccharomyces Cerevisiae, che altro non sono che piccolissimi funghi unicellulari che vengono coltivati per farli fermentare in fermentatoi, all’interno dei quali si moltiplicano svariate volte.
Quello che si trova in commercio è la tipologia maggiormente utilizzata, sottoforma di lievito fresco realizzato in cubetti da 25 gr ciascuno.
Va conservato in frigo per circa venti giorni.
Ovviamente il lievito di birra è disponibile anche secco ed una bustina equivale ad 1 cubetto di lievito fresco e ha una durata maggiore rispetto a quest’ultimo.
La differenza tra i due tipi di lievito non sta solo nella durata ma anche nel modo di utilizzarli: mentre quello fresco si deve sciogliere in un po’ di acqua tiepida, quello disidratato bisogna aggiungerlo agli altri ingredienti secchi.
Anche i tempi di lievitazione differiscono in base alla quantità di lievito che viene utilizzato che va sempre messo in proporzione rispetto alla farina: in genere per 500 gr di farina vanno utilizzati 3/5 gr di lievito di birra; anche se i tempi di lievitazione saranno più lunghi il prodotto che verrà realizzato risulterà altamente digeribile.
Forse in molti non sanno che in realtà il lievito di birra vanta numerose proprietà benefiche:
- riequilibra flora batterica dell’intestino;
- protegge il fegato;
- depura l’organismo;
- migliora la salute della pelle rendendola luminosa;
- favorisce la crescita e rafforza capelli e unghie;
- antiossidante naturale.
Purtroppo, ci sono molte persone che non lo tollerano causando in questi soggetti anche gravi problemi intestinali; ecco perché al primo segno di disturbo si dovrebbero effettuare specifici test e se risultasse qualche intolleranza, fortunatamente ad oggi è possibile con altri prodotti.
Come sostituire il lievito di birra: le alternative
Tra le varie alternative al lievito di birra, a prescindere che si sia intollerante o meno, in primis vi è il lievito madre.
Si tratta di un prodotto naturale, da realizzare facilmente a casa, ma che richiede non poco tempo affinché si attivi il processo di fertilizzazione.
Tutto inizia con uno “starter” ovvero un attivatore che aiuta a far partire la fermentazione come uvetta e frutta che vengono frullati e uniti a farina ed acqua.
Trascorse 48 ore questo impasto deve essere rinfrescato ovvero ogni giorno per circa 30 giorni bisognerà prendere 50 gr di farina, 25 gr di acqua e 50 gr di lievito e realizzare un composto omogeneo e metterlo in un barattolo.
Altra valida alternativa è rappresentata dal bicarbonato di sodio: diluito in acqua e unito a succo di limone o aceto di mele si può utilizzare tranquillamente al posto del lievito di birra.