La questione relativa a come redigere un preventivo SEO risulta piuttosto delicata, visto che varie agenzie e numerosi consulenti utilizzano un approccio sbagliato al riguardo. Risultato? Nella maggior parte dei casi non sono in grado di chiudere i preventivi SEO inviati.
Preventivo SEO: la fase preliminare
Come ci spiega l’agenzia SEO InPrima in questo articolo di approfondimento sul tema dei preventivi, l’errore di fondo più comune risiede nel fatto che spesso le risposte formulate alle richieste di preventivo appaiono immotivate dai destinatari che le leggono. Prezzi sparati a caso e assenza di spiegazioni al riguardo rappresentano errori da evitare tassativamente.
L’inefficacia di questo modo di operare è dovuta a svariati aspetti: in primo luogo, a fronte di richieste di preventivo SEO via e-mail, è probabile che già siano state inoltrate altre richieste. Ragion per cui o si è quelli più economici o molto difficilmente verrà chiuso un contratto di consulenza con il diretto interessato.
Inoltre, il più delle volte, chi chiede informazioni, formulando richieste di preventivo SEO, non ha ben chiara la logica di funzionamento del settore. Perciò, è bene spiegare i passaggi che portano alla voce “costo” e spiegare come viene portato a termine il lavoro.
Qual è il giusto approccio per redigere un preventivo SEO?
Si parta dall’idea che non esiste una ricetta univoca nella redazione di un preventivo SEO. Tuttavia, alcune dritte possono essere utili su questo tema.
1. Le richieste di preventivo SEO vanno accuratamente filtrate
Il primo passaggio consiste nel comprendere chi c’è dall’altra parte. Le richieste di preventivo SEO vanno sempre filtrate. Spesso, infatti, anche i competitor mirano a spiare il lavoro delle agenzie SEO. Perciò, prima ancora di rispondere conviene richiedere un contatto telefonico oppure lasciare i propri recapiti. L’intento deve essere quello di fissare un colloquio one to one. Così, diventa più semplice filtrare le richieste scarsamente rilevanti.
In caso di riscontro positivo, verrà raggiunto il primo mini-obiettivo. In caso di mancata risposta, verrà risparmiato il tempo dedicato alla stesura di un preventivo completo.
2. Il colloquio
Nella fase di colloquio, deve emergere il reale motivo per cui il cliente dovrebbe scegliere proprio quell’agenzia SEO come partner del suo progetto. Mostrare al cliente i volumi di ricerca delle parole chiave inerenti al suo core business e come si stanno muovendo i competitor nel suo settore, dimostra massima competenza in materia. Il diretto interessato ha, di fatto, spunti concreti sul motivo per cui converrebbe investire quanto prima in una consulenza SEO.
In questa fase, decisiva ai fini del prosieguo del lavoro, è necessaria la creazione di una sintonia tra l’agenzia SEO e il cliente: grazie agli spunti forniti e ai dati concreti presentati, il cliente deve farsi un’idea positiva sul valore aggiunto del servizio richiesto.
In questa fase, occorre tenere presente chi è davanti: ridurre il ricorso ai termini tecnici è necessario. Bisogna limitarsi a spiegare come portare il referente nelle prime posizioni di Google, utilizzando un linguaggio semplice, fatto anche di esempi tangibili, basati su precedenti lavori.
3. La scelta del preventivo
A questo punto, è bene pattuire con l’utente finale, disposto ad acquistare servizi SEO, diverse tipologie di preventivo, affinché sia soddisfatto.
La tariffa oraria è una delle opzioni più in voga. Si concorda in via preliminare il numero massimo di ore di lavoro in relazione a uno specifico servizio. La tariffa oraria è l’opzione maggiormente gettonata quando occorre offrire una consulenza: il vantaggio risiede nel fatto che garantisce lauti guadagni a breve termine. Tuttavia, non è di certo la soluzione consigliata nel momento in cui ci sono progetti di lungo periodo da seguire.
Opzione più adatti in lunghi intervalli di tempo è la tariffa a servizio. Se il cliente sceglie un solo servizio, quale ad esempio una strategia di link building per guadagnare posizioni nella SERP, compito dell’agenzia è spiegare al diretto interessato il modus operandi, mettendo in evidenza come grazie a questa opzione può contare su risultati realistici. Il vantaggio è che la tariffa viene concordata all’inizio. Tuttavia, possono essere impiegate più ore rispetto a quelle indicate nel preventivo SEO.
Infine, con la tariffa a progetto, diventa più semplice strutturare le attività che verranno svolte. Il progetto viene curato a 360 gradi: occorre, però, sapersi organizzare al meglio, specie se si hanno vari lavori in corso d’opera, visto che una pianificazione approssimativa potrebbe mettere seriamente a repentaglio l’esito finale.
Redazione preventivo SEO: un esempio concreto
In riferimento a come redigere un preventivo SEO, un esempio concreto può essere davvero utile. Si consideri un nuovo sito internet come focus.
I dati di intestazione vanno sempre indicati per quanto riguarda il destinatario del preventivo SEO: i campi da compilare, pertanto, sono nome e cognome del destinatario o della ragione sociale, indirizzo del sito web e recapiti (telefono, indirizzo e-mail). Avere una persona con cui interfacciarsi, soprattutto a fronte di collaborazioni con imprese ben strutturate, è di certo cosa utile.
Aggiungere qualche riga in riferimento alla richiesta del committente e alle motivazioni per cui l’agenzia SEO è stata contattata è di certo cosa utile. Poi vanno specificate informazioni dettagliate sul progetto web di turno e sulle sfide che verranno affrontate.
Nel preventivo SEO, poi, non devono mai mancare le linee guida che verranno adottate, tenendo conto del settore merceologico, del tipo di mercato (B2B o B2C), del bacino di riferimento (Italia, scala mondiale).
Negli obiettivi del progetto, vanno riportate le valutazioni e un ventaglio di soluzioni proposte per centrare i traguardi pattuiti. Non occorre mai eccedere con i tecnicismi, ma all’esatto opposto è il caso di ricorrere a un linguaggio comprensibile a tutti.
Si tratta, di fatto, di un riassunto del preventivo SEO con le soluzioni proposte che ne rappresentano il fulcro.