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A cosa servono le assicurazioni, e quanti tipi ne esistono?

Il concetto di assicurazioni è pervasivo nel nostro stile di vita, eppure non tutti hanno ben chiaro su quali parametri sia fondato, come si calcolino i differenti importi o quali siano le polizze obbligatorie.
Proveremo a dirimere questi aspetti nella nostra guida a partire dalla definizione che ci fornisce nel suo vocabolario online il sito Garzanti Linguistica: Assicurazione è un “Contratto per il quale un soggetto (assicurato) con il versamento anticipato di una somma di denaro (premio), trasferisce il rischio del verificarsi di un possibile evento dannoso a un altro soggetto (assicuratore) che si obbliga al risarcimento del danno entro limiti convenuti nel caso l’evento accada.”.

La definizione ha solo uno scopo introduttivo perché non contempla le infinite variabili e i diversi tipi di assicurazione, ma è comunque un ottimo punto di partenza per chiarire il meccanismo dopo averne identificato gli elementi fondanti:

  • Contratto
  • Premio
  • Assicurato
  • Assicuratore 

Ne manca solo uno all’appello, quello che riguarda l’evento futuro ma incerto e basato su un fattore di rischio casuale come identifica anche il nostro Diritto Civile nella specifica sezione dedicata ai contratti di assicurazione (Titolo III, Capo XX).

Come funzionano e come si calcolano le assicurazioni?

Per proseguire nella nostra analisi, dopo una sommaria documentazione, abbiamo preferito rivolgerci all’Avvocato Giorgio Vaiana, titolare dello studio legale a Napoli Vaiana e che annovera tra le sue diverse aree di competenza proprio il Diritto assicurativo.
Con estrema gentilezza il forense ci ha fornito numerose informazioni per meglio comprendere i meccanismi basati sul concetto di “alea” e sui parametri e i calcoli necessari a quantificarla, perché soltanto allora si può giungere al calcolo del premio e a quello dell’eventuale indennizzo.

Il costo (o premio) è variabile in funzione della probabilità che l’evento dannoso possa verificarsi, ma non è tutto.
Esistono delle precise condizioni dettate dalla legge circa la stipula di questi contratti secondo le quali il rischio non deve essere controllabile da nessuna delle due parti, ma in più ci sono altri riferimenti di legge contenuti sempre del Codice Civile e che disciplinano i “Limiti del risarcimento”, il “Valore della cosa assicurata” e la “Assicurazione per somma eccedente il valore delle cose”.

Molti altri sono i fattori normativi che regolamentano la validità di un contratto di assicurazione, ma giunti a questo punto riteniamo più utile ed interessante orientarci su una distinzione tra i diversi tipi di assicurazione.

Quante e quali assicurazioni esistono?

Rispondere alla domanda su quanti tipi di assicurazione esistono necessiterebbe la scrittura di un manuale giuridico, perché ne sono una pletora: si va dai settori civili e professionali a quelli privati o sanitari, oppure ancora agli immobiliari. Crediamo sia più utile chiarire, invece, quali assicurazioni sono obbligatorie e quali sono facoltative.

Quali sono le assicurazioni obbligatorie?

In base alla legge italiana per poter usufruire di determinati beni, servizi o prestazioni è obbligatorio stipulare un contratto di assicurazione. Non sveliamo nulla di nuovo nel citare quella relativa ai veicoli a motore, comunemente nota come RC o RC Auto ma che si estende anche a motocicli, ciclomotori, motoscafi e imbarcazioni.

Sono tutti strumenti esposti a rischi tipici e che devono essere coperti obbligatoriamente da assicurazione per tutelare gli interessi pubblici di chi subisce un danno senza averne responsabilità durante la circolazione, sulla base del principio di Responsabilità Civile.

L’altra grande famiglia dei contratti assicurativi obbligatori coinvolge il mondo del lavoro: per la categoria dei lavoratori dipendenti il legislatore ha previsto come mandatoria la sicurezza sociale e la tutela contro gli infortuni sul lavoro e contro le malattie professionali, prevedendo indennizzi sia per danno biologico che per danno patrimoniale.

A farsene carico non sono però i lavoratori, ma gli stessi datori di lavoro, con l’eccezione degli artigiani in proprio e dei lavoratori autonomi del settore agricolo che sono tenuti a provvedere da sé alla copertura.

Un caso molto discusso riguarda le assicurazioni sui prestiti: sebbene sia consolidata la procedura di abbinare a una pratica di prestito una polizza assicurativa volta a tutelare il creditore da possibili insolvenze, non vi è alcun reale obbligo secondo i dettami della legge, ad eccezione del prestito in cessione del quinto dello stipendio per la quale l’assicurazione è inderogabile ed è tutt’uno con la pratica.

Per finire, l’INAIL riscuote (da chi ne è a conoscenza!) l’Assicurazione casalinghe, anch’essa decretata come obbligatoria per chiunque non eserciti professione tra i 18 e i 65 anni e si occupi esclusivamente del mantenimento della famiglia e della casa. Le informazioni su questa particolare assicurazione contro gli infortuni domestici sono disponibili sul sito istituzionale dell’INAIL a questo link.

Quali assicurazioni sono facoltative?

Per le assicurazioni facoltative il campo si allarga a dismisura perché, in sostanza, è possibile assicurare quasi tutto per proteggersi da rischi ed il mestiere degli agenti assicuratori è proprio vendere tutele su questi.

Restando ai settori sopra elencati, le assicurazioni obbligatorie per i veicoli possono essere integrate da numerosi pacchetti facoltativi che tutelano l’automobilista in caso di furto o incendio dell’auto, in caso di danni da eventi atmosferici, e persino per i danni subiti da conducente o passeggero in seguito a un incidente.

Per le assicurazioni sul lavoro scopriamo invece che il lavoratore può decidere di integrare la polizza con delle tutele per sé e la propria famiglia in caso di morte prematura o di perdita dell’impiego, ma sarà lui stesso a doversene fare carico versando il premio annuale.

Infinito e sconfinato è poi il settore che contiene le assicurazioni sulla vita, articolato in un gran numero si soluzioni e particolarità; lo stesso può dirsi, anche se in misura più ridotta, per le assicurazioni sulla casa o sui beni immobiliari in genere.

Ad essere particolarmente in ascesa sono negli ultimi anni le assicurazioni mediche, che contemplano sia gli aggravamenti di patologie che gli accertamenti clinici e diagnostici. La ricerca di maggiore tutela dalle malattie o da eventuali disservizi legati alla responsabilità medica ha raggiunto livelli mai toccati prima in Italia, e questo la dice lunga sui cambiamenti indotti nella mentalità dalla pandemia di CoVid-19.